Nuova Riveduta:

Giobbe 42:8

Ora dunque prendete sette tori e sette montoni, andate a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io avrò riguardo a lui per non punire la vostra follia, poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe».

C.E.I.:

Giobbe 42:8

Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

Nuova Diodati:

Giobbe 42:8

Ora dunque prendete con voi sette tori e sette montoni, andate dal mio servo Giobbe e offrite un olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; e così per riguardo a lui non vi tratterò secondo la vostra follia, perché non avete parlato di me rettamente, come ha fatto il mio servo Giobbe».

Riveduta 2020:

Giobbe 42:8

Ora dunque prendete sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; e io avrò riguardo a lui per non punire la vostra follia; poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe”.

La Parola è Vita:

Giobbe 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 42:8

Ora dunque prendetevi sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; ed io avrò riguardo a lui per non punir la vostra follia; poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe'.

Ricciotti:

Giobbe 42:8

Prendetevi dunque sette tori e sette arieti e andate dal mio servo Giobbe ed offriteli per voi in olocausto; e Giobbe mio servo pregherà per voi: di lui io avrò riguardo, in modo che non vi sia imputata stoltezza, perchè non avete neppur parlato di me con rettitudine come il mio servo Giobbe».

Tintori:

Giobbe 42:8

Prendetevi dunque sette tori e sette montoni, andate dal mio servo Giobbe e offrite per voi un olocausto. Il mio servo Giobbe farà orazione per voi, e in grazia di lui non vi sarà imputata la vostra stoltezza di non aver parlato di me con rettitudine, come il mio servo Giobbe

Martini:

Giobbe 42:8

Prendetevi adunque sette tori, e sette arieti, e andate a trovar Giobbe mio servo, e offerite olocausto per voi; e Giobbe mio servo farà orazione per voi; e in grazia di lui non sarà imputata a voi la vostra stoltezza: perocché voi non avete parlato di me con rettitudine, come Giobbe mio servo.

Diodati:

Giobbe 42:8

Ora dunque, pigliatevi sette giovenchi, e sette montoni, e andate al mio servitore Giobbe, ed offerite olocausto per voi; e faccia Giobbe, mio servitore, orazione per voi; perciocchè certamente io avrò riguardo a lui, per non farvi portar la pena della vostra stoltizia; conciossiachè voi non mi abbiate parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore.

Commentario abbreviato:

Giobbe 42:8

7 Versetti 7-9

Dopo che il Signore ha convinto e umiliato Giobbe, portandolo al pentimento, lo possiede, lo conforta e gli rende onore. Il diavolo si era impegnato a dimostrare che Giobbe era un ipocrita e i suoi tre amici lo avevano condannato come un uomo malvagio; ma se Dio dice: "Ben fatto, servo buono e fedele", poco importa chi dice il contrario. Gli amici di Giobbe avevano fatto un torto a Dio, facendo della prosperità un segno della vera Chiesa e dell'afflizione una prova certa dell'ira di Dio. Giobbe aveva riferito le cose al giudizio e allo stato futuro più dei suoi amici, perciò parlò di Dio in modo giusto, meglio di quanto avessero fatto i suoi amici. E come Giobbe pregò e offrì sacrifici per coloro che avevano addolorato e ferito il suo spirito, così Cristo pregò per i suoi persecutori e vive sempre facendo intercessione per i trasgressori. Gli amici di Giobbe erano uomini buoni e appartenevano a Dio, che non li avrebbe lasciati nel loro errore più di Giobbe; ma dopo averlo umiliato con un discorso fuori dal turbine, prende un altro modo per umiliarli. Non devono discutere di nuovo, ma devono accordarsi in un sacrificio e in una preghiera, che li riconcilierà. Coloro che differiscono nel giudizio su cose minori, sono tuttavia uno in Cristo, il grande Sacrificio, e devono quindi amarsi e sopportarsi a vicenda. Quando Dio si arrabbiò con gli amici di Giobbe, li mise in condizione di fare pace con lui. I nostri litigi con Dio iniziano sempre da parte nostra, ma la riappacificazione inizia da parte sua. La pace con Dio si può avere solo a modo suo e alle sue condizioni. Queste non sembreranno mai difficili a chi sa apprezzare questa benedizione: ne saranno felici, come gli amici di Giobbe, a qualsiasi condizione, anche se così umiliante. Giobbe non si offendeva per i suoi amici, ma essendo Dio graziosamente riconciliato con lui, si riconciliava facilmente con loro. In tutte le nostre preghiere e servizi dovremmo mirare a essere accettati dal Signore; non per avere la lode degli uomini, ma per piacere a Dio.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 42:8

Nu 23:1,14,29; 1Cron 15:26; 2Cron 29:21; Ez 45:23; Eb 10:4,10-14
Mat 5:23,24
Giob 1:5; Eso 18:12
Ge 20:17; Is 60:14; Ger 14:11; 15:1; Ez 14:14; Eb 7:25; Giac 5:14; 1G 5:6; Ap 3:9
Giob 42:9; 1Sa 25:35; Mal 1:8,9; Mat 3:17; Ef 1:6
Sal 103:10; 2Ti 4:14

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